Cesare Prandelli si è ormai accasato al Galatasaray, ma l’eco di quanto accaduto in Brasile con la nazionale italiana non vuole ancora spegnersi. Sono passate ormai diverse settimane da quando l’ormai ex CT ha rassegnato le sue dimissioni, nonostante avesse ancora due anni di contratto con la federcalcio. Aspramente criticato per le scelte operate sia dal punto di vista delle convocazioni per la Coppa del Mondo, sia per lo soluzioni tattiche adottate, Prandelli ha replicato un po’ a tutti approfittando della conferenza stampa di presentazione al Galatasaray, in Turchia.
Tra i bersagli di Prandelli, tra gli altri, Mario Balotelli e Giuseppe Rossi, inserito tra i pre-convocati, ma poi lasciato a casa a poche ore dal volo per il Brasile, poiché non ritenuto ancora pronto dal punto di vista fisico. Presentandosi al Galatasaray, l’ex ct si è detto molto deluso proprio da Rossi, attaccante della Fiorentina, che oggi è stato difeso dal patron viola Diego Della Valle. Mister Tod’s ha usato parole pesantissime nei confronti di Cesare Prandelli, che ha allenato proprio la sua squadra dal 2005 al 2010:
“Non mi stupisce affatto il suo comportamento – dice Della Valle ospite di Luigi Abete e Aurelio De Laurentiis all’inaugurazione del parco Cinecittà World -. L’ho già visto scappare ai tempi della Fiorentina, evidentemente fa parte del dna dell’uomo. Prandelli è uno che non sa gestire le cose, si crea un profilo di alto livello ma quando c’è bisogno di sostanza manca sempre all’appello. Ha lasciato l’Italia con l’amaro in bocca, e non è stato in grado e non ha avuto nemmeno la modestia di spiegare cosa è accaduto”.
Evidentemente, nel 2010, quando Prandelli lasciò la Fiorentina il rapporto si interruppe in malo modo e alcune scorie si sono protratte fino ad oggi. Sulla conferenza stampa di Prandelli, ha detto la sua anche l’altro Della Valle, Andrea, che ha comunque utilizzato toni più pacati:
“Sono molto amareggiato. Scaricare tutto il fallimento azzurro su Giuseppe Rossi è stato inconcepibile”.
L’uscita di Diego Della Valle, giunge a pochi giorni dal commento di un altro presidente di Serie A, Andrea Agnelli, che sulle dimissioni di Abete e Prandelli, la pensa esattamente come il numero uno della Fiorentina:
“Va bene assumersi le proprie responsabilità, ma si sono dimessi nel momento di bisogno”.
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